F l u s s e r - in campagna |
l'esposizione mondiale a Hannover nel 2000 |
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Progettare la natura
La conferenza di Philip Oswalt (Architetto e docente alla TU e alla HDK di Berlino) era dedicata al tema "progettare la natura." L'interpretazione molto interessante che Oswalt ha dato di Flusser combinava immagine e parola. La sua tesi di base molto provocante era la dissolvenza della differenza tra natura e cultura, un'idea questa che si può ritrovare anche nell'opera di Flusser sin dall'inizio. C'era però un aspetto irritante, per non dire fuorviante nell'interpretazione di Oswalt: egli non prendeva in considerazione che la visione flusseriana di un'umanità che progetta liberamente il suo futuro è sempre legata esplicitamente ad un aspetto etico. Si può andare contro la tendenza all'entropia dell'universo, ma non si deve dimenticare che "non si potrà (mai) vincere questa tendenza, ma solo ritardarla, e che tutto quello che facciamo e siamo è condannato all'oblio."
Il padiglione
Di particolare interesse è stata la descrizione che Oswalt ha dato del progetto olandese di un padiglione (vedi foto) per l'esposizione mondiale a Hannover nel 2000. Questo progetto cui Oswalt ha preso parte dovrebbe rendere visibile "l'artificiosità della natura."
Questa visione, così Oswalt, è concepibile molto più facilmente in un paese come l'Olanda che ha dovuto strappare una gran parte del suo territorio coltivabile al mare.
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Fascino ed incomprensione
Matejovski è riuscito secondo noi molto bene nel suo intento di mostrare non solo la polivalenza e molteplicità, ma anche la profonda ambivalenza della riflessione di Flusser riguardo ai nuovi media - una teoria che si sottrae ad una classificazione chiara di tipo disciplinare e/o ideologico e che rimane proprio per questo fonte di nuovi stimoli.
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Testolatria e religiosità |